LO SCHIACCIANOCI E IL FLAUTO MAGICO

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TERMINATA
LO SCHIACCIANOCI E IL FLAUTO MAGICO
Marie esprime un desiderio e diventa delle stesse dimensioni del suo schiaccianoci giocattolo.
LO SCHIACCIANOCI E IL FLAUTO MAGICO
(Tthe Nutcracker and the Magic Flute)
Regia: Georgi Gitis
Cast:
Genere: animazione
Durata: 88 min. - colore
Produzione: Ungheria (2022)
Distribuzione: Medusa
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La notte della vigilia di Natale, la giovane Marie, ancora col tutù indosso, dopo aver ballato sulle note di Cajkovskij per un piccolo pubblico, si ritira nella sua camera da letto e desidera di poter tornare indietro nel tempo, a quando il padre era ancora vivo e tutto era più semplice. Un bagliore nel cielo ed eccola trasformata in una versione in miniatura di se stessa, mentre i suoi giocattoli prendono vita e il burattino Schiaccianoci si rivela un biondo principe, subito in fuga. Peccato che, perché le cose tornino alla normalità, c’è bisogno che il fuggitivo venga riportato sul luogo del misfatto. Marie dunque lo insegue, e così fanno l’ariete Ricciolo e lo struzzo Becco Rosso, fino al suo castello, dove adesso regna l’usurpatrice Rodenthia, regina dei topi.

In principio fu il racconto di Hoffmann, ingentilito poi per i bambini da Dumas padre, ma le versioni della fiaba dello Schiaccianoci non si contano e, nelle arti, si rinnovano quasi annualmente, in corrispondenza del Natale.

Questo film arriva a quattro anni dallo sfarzoso live action Lo Schiaccianoci e i quattro regni della Disney, che narrava le avventure della figlia di Marie, Clara, che viaggiava nella fantasia per riportare la pace in un mondo in guerra. Nell’animazione de Lo Schiaccianoci e Il Flauto Magico, invece, la giovane Marie vive sola con la madre, in condizioni economiche sfavorevoli che le espongono al ricatto di un disgustoso strozzino, il signor Ratter (nomen omen): se non vogliono perdere la casa, Marie dovrà accettare di diventare sua moglie. Ratter le lascia una notte per pensarci e un regalo per dire addio alla sua infanzia: un soldatino schiaccia noci di legno. Un altro oggetto magico comparirà più avanti nella storia, quel flauto del titolo che sarebbe più corretto appellare “piffero”, poiché, come nella fiaba dei Grimm, agisce sui topi.

Il film di Victor Glukhushin esce in Italia spinto dalla presenza della tik-toker Charlotte M., che presta la voce, nell’interpretazione e nel canto, alla protagonista Marie, ma per il pubblico dei piccoli ha altri motivi di interesse, il più generico dei quali è una qualità di fondo della narrazione (più che del disegno) e qualche scena decisamente divertente. Parliamo di una qualità che non sta nelle sorprese, rarissime, ma nel modo in cui l’ovvio viene drammatizzato, con un senso del ritmo e della gag che non è sempre scontato in prodotti come questo.

La sequenza dell’incontro dei nostri eroi con i fantasmi nella cripta, la lotta dello struzzo con il cuoco e il suo coltello, per non finire nel pentolone, o ancora la canzone dello struzzo e dell’ariete sulla zattera che li porta al castello sono alcuni dei bei momenti del film, mentre tira un po’ troppo la corda del topos, e finisce nell’iperbole, il ralenti finale, con scatto trionfale della giovane eroina.