DIAMANTI

SPETTACOLI dal 19 al 25 dicembre
CINEMA ESPERIA - Via Roma, 25, 06083 Bastia Umbra, Italia - Tel. 340 521 4937
giovedì 19
  • 18:45
  • 21:15
venerdì 20
  • 18:45
  • 21:15
sabato 21
  • 16:00
  • 18:30
  • 21:15
domenica 22
  • 16:00
  • 18:30
  • 21:15
lunedì 23
  • 16:00
  • 18:30
  • 21:15
martedì 24
  • 16:15
  • 18:45
mercoledì 25
  • 16:15
  • 18:45
  • 21:30
DIAMANTI
DIAMANTI
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa (II), Sara Bosi
Genere: Commedia
Durata: 135 min. - colore
Produzione: Italia (2024)
Distribuzione: Vision Distribution
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Fine anni ’70. Alberta e Gabriella Canova sovrintendono una grande sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro: un microcosmo tutto al femminile del quale fanno parte la capo sarta Nina, che ha un figlio hikikomori ante litteram, la ricamatrice Eleonora, vedova con una nipote ribelle, Beatrice, la tingitrice Carlotta, la modista Paolina con un figlio piccolo che si nasconde nella stanza dei bottoni (quelli per gli abiti, non quelli del Pentagono), le sarte Nicoletta, malmenata picchiata dal marito Bruno, e Fausta, single ironica e “allupata”, più l’ultima arrivata, la giovane stagista Giuseppina. La cuoca del palazzo che ospita la sartoria è l’ex ballerina Silvana che ha una parola di conforto, e un pasto abbondante, per tutti.
Quando la costumista premio Oscar Bianca Vega commissiona alla sartoria Canova i costumi per il suo prossimo film le lavoratrici si buttano a capofitto nell’impresa, avendo cura di non fare mai incontrare la regina del teatro Alida con la nuova promessa del cinema Sofia. Vicino ad Alberta e Gabriella c’è la zia Olga, sorella di una madre scomparsa troppo presto ma ancora ben viva nei cuori delle figlie, come lo è la mamma di Ferzan Ozpetek nel suo.

Diamanti si apre e chiude con una di quelle tavolate che sono diventate un simbolo del cinema, e del modo di intendere la vita, di Ozpetek. Intorno al desco di apertura siedono le attrici del film e lo stesso regista, intento ad annunciare loro le sue intenzioni e ad assegnare i ruoli.

“Ci saranno in tutto quattro uomini”, annuncia fieramente: e di fatto i personaggi maschili nel film sono meramente di contorno. Più che al Pedro Almodovar cui all’inizio della carriera veniva paragonato, Ozpetek richiama qui il Francois Ozon di Otto donne e un mistero, dove gli uomini sparivano completamente (uno per mano di una delle protagoniste), e più che a Douglas Sirk strizza l’occhio al Leo McCarey di Un amore splendido. “Non c’è niente di quello che ti aspetti”, annuncia Ozpetek alle sue attrici, e invece Diamanti è esattamente quello che ci aspettiamo dal miglior Ozpetek, quello che ama in modo incondizionato le sue donne, e viene da loro ricambiato con fiducia e generosità.